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EDITORIALE

FACCIAMO IL PUNTO

A cura di Roberto Galli

Presidente di Confartigianato Imprese Como 

In questi quattro anni di mio mandato, che sta per volgere al termine, abbiamo tutti lavorato per il nostro territorio, per connettere in modo virtuoso le nostre imprese, per migliorare e cambiare ciò che non sentivamo più appartenerci, esercitando un passaggio tra il passato, da tutelare e valorizzare, e il presente. Penso ai cambiamenti verso l’esterno, quelli volti a rappresentare al meglio le nostre imprese, ma anche e soprattutto a quelli compiuti al nostro interno e, infine, a quelli avvenuti dentro ognuno di noi.

Non vi nascondo che il mio mandato è stato costellato di imponderabili difficoltà da affrontare.

È di piena evidenza come la ripresa di ogni attività sia legata all’emergenza sanitaria che sembra essere superata, alla condizione geopolitica che stiamo vivendo, e tutto questo non scorre senza lasciare traccia: dobbiamo dotarci di strumenti nuovi per prevenire futuri possibili pericoli globali, per gestirne le conseguenze, per mettere in sicurezza le nostre imprese. Questa ripresa, per consolidarsi e non risultare effimera, ha bisogno di progettualità, di innovazione, di investimenti nel capitale sociale, di un vero e proprio salto di efficienza del sistema-Paese. Nel futuro più vicino vedo dei grandi nodi che rischiano di diventare un freno alla ripresa: la necessaria riforma del fisco, le materie prime, i rincari e le competenze.

Dalla crisi non stiamo uscendo per diritto divino, ma grazie all’impegno e al sacrificio di migliaia di imprenditori come noi. Oggi credo sia proprio l’idea di imprenditore che vada riaffermata: per anni in Italia si è associato solo all’avere una partita IVA, l’essere imprenditore. Oggi significa avere il senso del rischio, guardare a nuovi mercati, ricercare l’innovazione, perseguire la crescita dei propri collaboratori.

Il nostro compito, come Associazione, è quello di rimuovere gli ostacoli degli imprenditori che rappresentiamo. Trasformare i rischi in opportunità. Difendere i nostri valori. Tutelare i nostri artigiani. Per farlo, dobbiamo essere forti e coesi al nostro interno. Siamo noi che dobbiamo dare un modello di coesione!

La responsabilità che sento è forte, come è forte la volontà di impegnarmi per perseguire i molti obiettivi che, già nel 2019, mi ero prefissato. Ho descritto la fatica affrontata, ma tante volte ho sentito di godere del grande privilegio di poter decidere qualcosa che rappresentasse un miglioramento per tanti imprenditori come me.

Insieme alla mia Giunta, ho iniziato nel 2019 ritenendo una condizione preziosa quella di poter ricoprire il ruolo di Presidente dell’Associazione. Il mondo fuori, in questi anni, si è mosso velocissimo. Il panorama associativo anche. L’Associazione ha tenuto ritmi serrati e ha contenuto le perdite, riuscendo addirittura a manifestare dei dati di crescita.

Per questo sono grato soprattutto al Tesoriere Angelone, che ha portato avanti una politica di controllo serrato dei costi, ha rafforzato alleanze e creato nuovi scenari di relazioni.

Un grande lavoro è stato svolto anche dal Segretario Generale Alberto Caramel, che ha iniziato con me la sua esperienza nel ruolo che ricopre e che voglio ringraziare anche in questa sede.

Il 2019 lo ricordo anche come l’anno in cui Confartigianato Imprese Como è stata decisiva, grazie al suo peso e alle sue relazioni, nel portare al successo dell’elezione di Marco Galimberti come Presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco. Lo dico con molto orgoglio: non accadeva da molti anni che un Presidente di Confartigianato assumesse un ruolo così strategico, che ha tanto giovato all’Associazione, vista l’attenzione e la sensibilità che l’Ente camerale ha dimostrato verso il nostro mondo imprenditoriale.

Il 2020 è stato l’anno della pandemia. Non trovo una sintesi migliore per descriverlo. E’ stato l’anno delle scelte prudenti, della crisi profonda e trasversale, che ha messo tutti noi di fronte ai propri limiti e mi ha fatto ripetere più volte e con convinzione: dobbiamo cambiare!

Scelte prudenti dicevo, condivise con il Presidente della società controllata, Marco Galimberti. Abbiamo messo in sicurezza la struttura ed organizzato un pool tecnico di più di 10 funzionari che hanno risposto a più di 1000 richieste di informazioni e supporto che provenivano dai tanti soci, e dai molti imprenditori del territorio. Siamo stati il loro punto di riferimento e in tanti, ancora oggi, ringraziano la nostra squadra per il lavoro svolto in quella primavera di caos e incertezza globale. Quel periodo di presenza, di grande voglia di superare il peggio, di coesione mi regalato un grande desiderio di rigenerazione.

La pandemia ha destabilizzato l’economia e inferto ferite profonde in tante aziende il cui futuro ancora oggi è incerto. Ma noi siamo abituati a vedere, anche nei periodi più difficili, le opportunità di accelerazione dello sviluppo: abbiamo fatto riscoprire l’importanza di un corpo intermedio, questo è un credito che molti imprenditori ci stanno riconoscendo. Abbiamo aiutato più di 1400 imprese a percepire i primi ristori, abbiamo sottoscritto e attivato più di 600 accordi di cassa integrazione (FSBA). Capite che l’Associazione ha fatto tanto.

Vorrei ricordare con orgoglio anche che, a fine 2020, Barbara Ramaioli è stata nominata Presidente di Confartigianato Carpenteria Meccanica, rappresentando i carpentieri metallici e i serramentisti del metallo. Un ruolo strategico per la rappresentanza delle imprese del settore. Sono molto contento sia stato affidato a una donna forte e determinata come Barbara!

Ripercorrendo il 2021, mi viene in mente la parola che ho citato pocanzi: rigenerazione.

E’ stato l’anno della ripresa globale e delle revisioni progettuali. Cito per primo il nostro rinnovato organo ufficiale: L’Artigiano Comasco. Senza snaturare la sua anima votata all’informazione per gli imprenditori, lo abbiamo digitalizzato e vestito di un nuovo abito ricco di contenuti di qualità. Sull’onda di questo cambiamento ben riuscito, è nostra intenzione dedicare il 2022 al ripensamento del nostro sito internet, che conta centinaia di visite giornaliere.

Il 2021 è stato anche l’anno delle iniziative digitali: abbiamo realizzato diversi webinar informativi sul tema dei bonus casa e 110%, vero motore della ripresa economica, nonché numerose attività formative dedicate alle categorie, anima pulsante dell’Associazione. Lo scorso settembre, in collaborazione con Como Next e grazie a un bando di Regione Lombardia, abbiamo avviato un percorso sui temi della digitalizzazione e della 4.0, molto apprezzato dalle nostre imprese associate. Settembre 2021 è stato anche il mese dell’elezione di Virgilio Fagioli alla carica di Vice Presidente Vicario di ANAEPA-Confartigianato Edilizia (Associazione Nazionale Artigiani dell’Edilizia dei decoratori, dei Pittori e Attività Affini), da amico e da presidente trovo questo ruolo un meritato riconoscimento e sono contento sia affidato al mio vicepresidente, proprio in un momento storico così complesso per la categoria.  Molti sono stati in questi mesi gli interventi di Fagioli al Senato e alla Camera dei Deputati per collaborare alla correzione normativa dei danni che la norma prevede,  a danno del settore (vedi limitazioni alla cessione del credito, l’obbligo di attestazione SOA).

A fine 2021, l’Assessore regionale Guidesi ha deciso di far nascere a Como il “tavolo lombardo della filiera tessile”, che ci vede rappresentati dai nostri Lorenzo Frigerio, quale esponente di Confartigianato, e Marco Galimberti, quale Presidente della CCIAA; avere due nostri rappresentanti in un tavolo che tanto potrà fare per le nostre imprese del tessile, è fondamentale.

Con la riconferma di Daniele Tagliabue nel CDA della BCC di Cantù, con la nomina di Marco Bellasio a nuovo presidente di Qualità Cantù e, infine, con la Presidenza di Massimo Moscatelli alla guida del CLAB, consorzio legno e arredo Brianza, posso dire che Confartigianato esprime appieno la sua rappresentanza nel settore legno e nel territorio canturino.

Il 2021 si è concluso con la bella notizia di Como eletta a Città Creativa Unesco. Voglio dedicare un sentitissimo grazie per il grande impegno profuso da Lorenzo Frigerio e da Davide Gobetti: trovo questo, un importantissimo riconoscimento, che potrà aiutare tutto il settore tessile, così fortemente colpito dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica, ma il progetto non riguarda solo il settore e tocca temi importantissimi e attuali, come la sostenibilità.

Arriviamo al 2022. L’anno del rinnovamento.  Abbiamo salutato alcuni colleghi che hanno fatto parte dell’Associazione per decenni, inserendo dei nuovi funzionari giovani, con l’obiettivo di dare slancio, nuove idee ed entusiasmo alle nuove iniziative a supporto dei nostri soci. Sono cambiati infatti i responsabili del Patronato, della Comunicazione e delle Categorie.

Lo scorso aprile sono stato nominato Vice Presidente di Confartigianato Lombardia: l’avere un ruolo anche all’interno della Confederazione lombarda, mi consente di vedere le cose anche da un nuovo punto di vista, più ampio, più vicino anche al livello nazionale e di conseguenza più forte.

A partire da quest’autunno, per due anni, cureremo la 49°esima edizione della Mostra Artigianato e poi, nel 2023, la 50° edizione: una ricorrenza importantissima per Confartigianato Como, ma anche per tutto il tessuto imprenditoriale del nostro territorio. Servirà il contributo di tutti!

Desidero concludere con un ringraziamento rivolto anche a tutti i colleghi, oltre che ai Dirigenti che non ho menzionato, che mi hanno trasmesso passione ed energie, dimostrandomi fiducia, e soprattutto ringrazio coloro che hanno collaborato con dedizione nei gruppi di lavoro, senza risparmiare critiche, consigli, proposte, idee e suggerimenti. Credo che insieme, in questi anni, siamo stati in grado di affrontare le sfide, imparando a essere flessibili e dinamici e utilizzando il confronto tra noi e con il territorio.

E, proprio parlando di confronto e di territorio, ritengo che siamo riusciti a tessere una buona rete di relazioni, con le Amministrazioni Comunali- anche quelle dell’alto lago e della Valle Intelvi- con gli enti di formazione, con le istituzioni, con gli ordini Professionali, con le altre associazioni.

Guardando indietro, noto quanti cambiamenti siano stati necessari, vedo quanto lavoro rimane da fare per raggiungere obiettivi così ambiziosi come quelli tracciati, ma sono fiducioso che con questo spirito, ogni traguardo ci sembrerà raggiungibile.

Chiudo con una frase da me rivisitata di Alcide De Gasperi, il Presidente italiano della ricostruzione: “Il decisivo è andare avanti e andare avanti vuol dire andare verso la giustizia sociale. Un politico guarda alle prossime elezioni, un uomo dello stato – o di associazione- guarda alle prossime generazioni!”. Noi abbiamo lo sguardo dritto al futuro e nel cuore la nostra Associazione!